domenica 14 luglio 2013

DOMENICA DI LUGLIO...CHE GRAN CASIN

Sole a rate, soldi pochi, la domenica diventa una maratona da tutto il territorio per venire al mare, sistemarsi da qualche parte, stendersi per ore, mangiare al sacco o pasto-pronto nel gabbiotto del bagnino, stare in spiaggia dalla mattina alla sera, costi che quel costi( non di soldi ma di pazienza). Al Lido come ovunque e l'osservatorio è privilegiato perchè  sono in ottima posizione ed in zona eccezionale; praticamente il mio condominio è formato per la massima parte di stanziali, fanesi o giù di lì, vengono quando possono coloro che lavorano e -salvo pochi compreso il sottoscritto- quelli che se la spassano. Quindi...quando arriva la domenica il condominio si affolla paurosamente, gli ombrelloni si piegano in due per il peso di borse, borsoni, caschi, asciugamani di ricambio, zainetti, i lettini sono presi d'assalto e ci stanno in tre, quattro formando una fila continua di corpi  esposti al sole. Ci sono molte signore di mezza età, quaranta, quarantacinque, cinquanta, cinquantacinque, si danno da fare per tenersi in forma, fanno ginnastica d'inverno, vanno nella pista della Trave, sudano le sette tute per presentarsi in modo accettabile al severo giudizio estivo.
Io arrivo in spiaggia con comodo, verso le 10/ 10 e mezzo anche la domenica, come oggi. Le trovo già tutte sistemate sui lettini, esposte al sole, crema solare in tutto il corpo, pancia trattenuta nel limite del possibile, glutei sorretti dal telo, due pezzi sempre alla moda, seni di varie forme e misure opportunamente ingabbiati, abbronzate e sempre sorridenti; occhiali da sole griffati ( comperati dal vu comprà di nascosto)e sempre sul naso. Sono comunque impeccabili e ben messe, al di là della bellezza personale, neanche un  capello fuori posto. Le ore passano, ogni tanto le signore vanno a bagnarsi i piedi in acqua, qualche spruzzo di doccia fresca e poi via ancora al sole. E le ore passano ma le belle al bagno non fanno una piega. Verso le 12,30/ 13 io taglio la corda, vado a pranzo; il condominio invece per la massima parte non si muove, resteranno sino al tardo pomeriggio, non vogliono perdere neanche un minuto di questa strana e pazza estate. 
Anche il pomeriggio io me la prendo comoda e ritorno in spiaggia verso le 17/17,30; e per me già diventa difficile ritrovare di domenica la mia postazione perchè nel tempo che sono mancato sotto gli ombrelloni è successo di tutto: lettini che diventano tavoli da pranzo, vassoi, carte unte, contenitori di plastica con resti di cibarie varie, bicchierini da caffè, bottiglie di vino,gelati, ossi di pesche e di albicocche ovunque; sporcizia . E tutti ridono, si fanno scherzi, battutacce, il condominio è allo sbrago totale. Le belle signore, che era sino a poche ore prima impeccabili, sono ridotte come pupe di carnevale: il due pezzi non copre più nulla, nè sopra nè sotto, è finito nelle pieghe della cellulite e del lato B, i seni  fanno malinconicamente occhiolino da sotto le ascelle , nel mento tracce di maionese e salsa di pomodoro mentre sul decoltè affiorano foglioline verdi dell'insalatona mangiata poco prima,  i  capelli sono disordinatamente sparsi sulla crapa senza disciplina.Qualcuna non ha retto e si è addormentata sul lettino, distesa, a gambe aperte, ventre come un melone, russa anche e si sente ed il viso ha la classica espressione di chi ha bevuto troppo ed è un pò imbriago. I mariti sono messi anche peggio, totalmente distrutti ed ammassati nell'ombra come porcellini. 
Solo all'imbrunire, mentre la domenica sta per chiudere i battenti, piano per volta signore e signori raccolgono borse, borsoni, teli, caschi, costumi  e prendono la strada di casa.
In attesa di tornare domenica prossima.

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