giovedì 6 settembre 2012

ABITUDINI

Sempre le stesse cose, le stesse abitudini, la stessa routine quotidiana o settimanale o mensile ma sempre la stessa. La piattezza, lo "scontato" che uccide ogni interesse, che sotterra ogni curiosità del diverso. Sabato sera si fa questo, domenica si fa quest'altro, i giorni di lavoro si lavora, dopo il lavoro si è stanchi, magari lui il calcio ( se ne frega di ciò che interessa la moglie), la moglie con le amiche a chiacchierare per ore ( se ne frega di ciò che interessa il marito), la quotidianità che diventa vangelo, rarissimamente imprevedibile. Come le feste comandate, come i compleanni, come i fine settimana con gli amici nella solita casa di campagna o presa in affitto, adesso poi le riunioni di burraco. Burraco, nessuno sapeva cose fosse fino a pochissimi anni fa poi..una esplosione nazionale da coinvolgere migliaia e migliaia di persone, di club, di tornei, di impegni al computer: una manìa credo in parte dettata proprio dalla noia  ed in parte dalla necessità di evadere dai problemi che ci assalgono ogni minuto. Tutti giocano, senza distinzione di sesso, di censo, di scala sociale; una volta c'era la canasta, il bridge, cose da eletti, da "signori"; il burraco ha spianato le disparità, per sempre e totalmente. Se poi si gioca al computer non si sa neanche chi hai di fronte e può capitare che il giudice giochi con il recluso domiciliare ed il prete con la prostituta.Non è d'obbligo ma fa scena e dimostra impegno se si gioca all'aperto fumare una sigaretta dietro l'altra e bere, bere molto, qualunque cosa ma mandare giù liquidi; forse perchè si suda o forse è una malizia per prendere tempo. Accessorio indispensabile poi, il cellulare, IL CELLULARE! sempre a portata di mano, vicino al pacchetto di sigarette, alla bibita e all'accendino perchè...va bene distrarsi ma mai perdere il contatto con la realtà. In pochi non giocano o non sanno giocare: sono i disgraziati della società, i miserabili del mondo moderno. Come non essere su F.B. ; oggi quando si conosce qualcuno non si chiede il nome ma:" sei su F.B.?", e se l'altro o l'altra risponde "no" , si gira il capo e si va via con un sorrisino di pietà in bocca. Come siamo messi male!!!
Sono le sane abitudini del tempi d'oggi:piattezza assoluta, lo scontato che regna. Gli abbronzati d'inverno, i palestrati, gli atleti in pista, le tute firmate, la Smart da 25 mila euro( fa tanto fighetta!), l'aperitivo-pranzo-cena , il viaggio in Marocco, il cane di lusso al guinzaglio, la spianatina di rughe con butulino e prodotti vari, labbroni come camere d'aria, tette sgonfiate e rigonfiate periodicamente; tanto che ci puoi rimettere il calendario. " Guarda la Giulia ha di nuovo le tette
rifatte! Pensa, è già passato un anno...". 
Consiglierei di cambiare ogni tanto, di vedere il quotidiano un po' meno scontato, magari piano per volta per non rimanere fulminati ma provarci. Non si sa mai, potrebbe anche far bene.

Nessun commento:

Posta un commento