sabato 15 settembre 2012

ERA BELLA

Era bella, alta, bionda,capelli morbidi sino alle spalle, slanciata, un viso delicato, un bel corpo, morbido e armonioso; aveva un incedere, un modo di camminare molto particolare, simile a quello delle indossatrici e che dava ai suoi movimenti un fascino ed una sensualità veramente da attrice del cinema. 
Il fatto è che, in verità, lei aveva queste doti del tutto naturali, forse ereditate dalla madre che era in parte francese, per il resto era una ragazza  comune, figlia di normalissime persone della città: la mamma casalinga ed il babbo che guadagnava bene ma era un benestante non certo un riccone. Figlia unica, sicuramente un po' viziata e con un carattere molto particolare;  ai suoi avrebbe potuto chiedere il mondo e glie lo avrebbero concesso ma lei al contrario non chiedeva nulla o quasi: unica cosa, le piaceva vestire bene ed essere molto curata. Non aveva legato amicizie a scuola, neanche alle superiori, pochissime amiche, tutte le altre la consideravano antipatica ed altezzosa e si tenevano lontane. 
Camminava e se ne andava per la città -salvo rare eccezioni- sempre da sola, si fermava a guardare le vetrine, procedeva lentamente, sembrava quasi lo facesse apposta per farsi guardare ed ammirare; ne aveva di occhi addosso ed in molti  avevano provato ad avvicinarla ed a corteggiarla ma senza risultato se non qualche educato sorriso ed un movimento del capo che immancabilmente voleva dire no.
Quando arrivava primavera e c'erano le belle giornate lei trasferiva al Lido le sue passeggiate ed immancabilmente  procedeva in riva al mare facendo sfiorare i suoi piedi dal mare. Toglieva le scarpe, camminava sempre a piedi nudi ed aveva lo sguardo che guardava lontano, verso l'orizzonte. Però talvolta  si fermava a raccogliere piccole conchiglie ed oggetti portati a riva dalle onde. E camminava, camminava, instancabile.
L'ho incontrata più volte durante quelle passeggiate ed in quei tratti di lungomare che anch'io facevo; erano anni molto diversi da quelli di oggi;  l'Arzilla, la Sassonia erano " selvaggi" e poco sfruttati turisticamente, salvo il Lido ed anche la gente non aveva-come oggi- l'abitudine di avere il mare come meta giornaliera per passare il tempo. Quindi c'era poca gente in giro, rari i passanti. 
Era veramente bella, elegante, molto diversa dalle bellezze che venivano apprezzate in  quegli anni. Naturalmente la guardavo ed avevo modo anche di poterlo fare a lungo e con tranquillità perchè se andavano nella stessa direzione, le stavo dietro per molto tempo. Ho avuto modo di parlarci una volta per pochi minuti quando al mare l'ho incontrata ed era, cosa rara, con una amica che io conoscevo; presentazioni, saluto di circostanza e lei che fa:" anche a lei piace il mare", e null'altro. Nelle passeggiate comuni, ad un certo punto, avevo notato una cosa che avrebbe meritato una lettura approfondita: mentre camminava, ogni tanto- sebbene con lunghi intervalli- girava il capo indietro come se si guardasse alle spalle. Accadeva anche quando ero molto lontano e quindi non potevo essere io la causa di quel movimento.  E, mettendoci attenzione, avevo notato che lo faceva anche quando era in città. Chissà perchè.
Era bella, decisamente bella.
Ma il mondo è strano. E' stata così per anni: sola, irraggiungibile, come una diva del cinema. Poi, avrà avuto 25, 28 anni, non so come ha conosciuto un ragazzo di famiglia fanese ma trapiantato a Milano da diverso  tempo per motivi di lavoro, si sono frequentati per pochissimo tempo, fidanzati e sposati nel giro di pochi mesi. E se n' è andata da Fano per sempre.
Non vorrei rivederla. Invecchiata, con le rughe, segnata dal passare del tempo. Potrebbe anche essersi mantenuta bene, magari una bella,matura signora ancora con fascino. Ma non vorrei rivederla; preferisco ricordarla com'era.

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