venerdì 28 settembre 2012

VEGA SI...VEGA NO

Come si suol dire ( ma lo dico scherzando), le disgrazie non arrivano mai sole. Ho da tempo amici ma soprattutto amiche votate per l'eternità alle regole vegetariane( ognuno ha le sue !!!). Quindi, quando ci si incontra, soprattutto a tavola il mangiare ed i piatti fatti o ordinati sono totalmente diversi. Io seguo la regola del " un pò di tutto senza strafare", loro chiaramente pietanze di verdure e poc'altro. Tutto da anni fila liscio,comunque e la convivenza-quelle rare volte che capita- è accettabile. L'umore cambia quando le amiche vegetariane oltre che mangiare del loro tentano di convincermi alla loro filosofia qualche volta superando i limiti dell'amicizia e del rispetto altrui minacciando questo slogan seguito da verbali immagini raccapriccianti:" io non mangio cadaveri!!!" che detto così sembra niente ma detto a tavola mentre ti gusti un'anatra all'arancia... insomma non è il massimo.
Va bene.
Ma  da qualche tempo- per riprendere la tesi iniziale delle disgrazie mai sole-ho conosciuto persone che vanno oltre il vegetariano, sono di " filosofia vegana"; da quel che ho capito ancor più intransigenti e severe. Per fortuna non le incontro a tavola ma per farmi male e per soffrire mi sono andato a leggere qua e là alcune cosette su di loro e sulle idee che applicano al  quotidiano sostentamento. Anzi! Per soffrire sino infondo ho minuziosamente ricercato anche le ricette, le cose che mangiano, le purezze che bevono ( nella mia ingenuità avevo pensato a distillati di acqua di fonte del Po, come il Trota). 
L'unica cosa certa che ho capito e che il fondatore è stato un americano diversi decenni fa ( e già qui nascono le mie perplessità perchè gli americani in fatto di mangiare hanno rovinato il mondo); poi CREDO di aver capito che si sentono più snob dei vegetariani: fanno convegni, incontri, studi, congressi ecc; insomma se la cantano. 
Ma tornando al mangiare- perchè è questo che conta- ho notato che certe ricette( parlo per me, sia chiaro!) sono accettabili soprattutto quando hanno radici che hanno fatto anche parte del nostro passato popolare e povero: niente grassi, niente olio, verdure e fagioli.Poi è anche un problema di gusti e di palato: io non ce la farei a resistere a lungo e tutti i giorni. Il mio colorito, già pallido temo possa sterzare bruscamente verso il bianco gesso o verso il verde pisello.
( color bietola).
Naturalmente ci sto anche un pò scherzando sopra ma in definitiva ritengo che siano cose che non fanno per me.
Mangiate pure le vostre erbe, i vostri fagioli, il farro, la soia, il latte vegetale, l'acqua del Po distillata; io in buona pace continuerò il mio " triste" cammino nelle regole che sino ad oggi ho applicato al mio mangiare. NON TUTTO MA DI TUTTO.

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